Noi

L’azienda agricola “Capre Teramane”, custode dell’antica razza da tre generazioni, è nata nella frazione Caiano di Cortino. Il paesino, ubicato sotto i Monti della Laga, è piccolo e d’inverno non permette di tenere gli animali solamente in stalla e pertanto si è costretti alla transumanza nella bassa quota del teramano.  Per questo l’azienda si è ampliata con l’acquisto di una piccola masseria nel comune di Castellalto.

La mia passione, la mia vita

Sin da bambino amavo molto andare in montagna per stare con mio nonno che possedeva queste capre molto particolari ai miei occhi, non avendone mai viste con le corna. Lui mi dicevano che esse appartenevano ad una razza particolare, “La teramana”. Mi piaceva accarezzarle, vederle mungere e poi ero sempre affascinato dal vedere la nonna trasformare il latte in formaggio e ricotta. Quegli odori e quei sapori non si scordano, ti accompagnano per tutta la vita. Quando il nonno è venuto a mancare, l’azienda è passata a mio padre, che ha proseguito nell’allevamento di questa razza e la passione per questi animali è arrivata anche a me. A 32 anni, oggi sto portando avanti il lavoro delle precedenti generazioni, cercando di modernizzare l’allevamento delle capre teramane per produrre prodotti tipici da immettere sul territorio. Questo lavoro è molto faticoso, sì, ma lo porto avanti con determinazione e passione sentendomi appagato nel proseguire l’attività iniziata dal nonno.

Mission

L’azienda guarda alla tutela della biodiversità e del territorio, lavorando per la razza della capra teramana e in territori inclusi nella provincia di Teramo.  Vogliamo conservare le antiche pratiche agro-silvo-pastorali, innovandole senza stravolgerle.

La capra teramana

La capra teramana è caratterizzata dal pelo lungo e da una testa lunga con profilo fronto-nasale rettilineo, con corna in entrambe i sessi. Una razza in via di estinzione e da sempre protagonista e rappresentante del territorio, così nel 2017 l’’Izsler (Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise) di Teramo, “vista la valenza genetica della capra di razza teramana e al fine di promuoverne la ricostituzione numerica”, affidò a titolo gratuito ad alcuni allevatori locali dei nuclei caprini di teramana con due becchi e con un minimo di otto femmine